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Colori inodori

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Persino facile annusarla tersa

che ancora rinversava umore freddo

a febbraio, pur figurandone inizio

nell'aria già crocchiante fragranze di gemme

per me nel sangue come su ramo.

Ora pensi che io stia invecchiando?

A stretto giro vedo banali prati in fiore

e luce solita all'orizzonte fino a tardi.

Però i profumi latitano: del tutto

sguscianti, non si lasciano afferrare.

Alle nari non mi arriva altro odore

che quello di legno tinto di fresco:

è pungente ed ossessivo, un furore

di cadaveri scomposti nelle bare!

Altro odore non ha primavera, ti dico

perchè bisestile forse lesina olezzi

sì che non s'avverte, a naso, di fate

sbocciarne sorrisi: felpati i passi

come ladra s'avanza sulle punte

furtiva stagione inodore e trista.

 

 

 

 Salvatore Pizzo - 02/04/2020 03:30:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Giulia:
Nemmeno io mi ritengo superstizioso, mia cara Giulia. Però sono convinto che, come si usa dire: tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine. Così anche ciò che ci accade in questo periodo: migrazioni epocali, crisi economica, crisi sociale, cambiamento climatico, pandemia, guerre generalizzate, diffusione di populismi e nazionalismi...non sono altro che il prodotto di problemi irrisolti che vanno incancrenendosi,determinando la metastasi del consorzio umano che noi conosciamo. L’altro giorno leggevo un articolo di un esperto di zootenia, ovvero di quel fenomeno rarissimo che è passaggio di un virus da un animale ad un essere umano. Questo studioso affermava che la colpa di questi eventi, spesso è soprattutto dell’uomo. Poichè è dovuta ai metodi di allevamento all’invasione di ambienti con relativa devastazione,oppure per la caccia sconsiderata per soddisfare i capricci di persone arricchite che pensano di potere osare di tutto.
Dunque,non essendo io superstizioso, preferisco fare risalire questa primavera così tragica, proprio a questa serie di eventi coincidenti. Nella speranza utopica che, prima che si sparisca come specie, si riesca almeno a trarre lezione...
Grazie di cuore con anche a te un più che caro saluto

 Salvatore Pizzo - 02/04/2020 03:14:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Grazia:
E’una ben strana primavera questa. E’vero che non ce n’è una uguale all’altra, ma questa è assai particolare... Non tanto e solo perchè si è segregati in casa, oppure perchè c’è un virus che pur se invisibile fa strage... No, c’è qualcosa di strano. Non capisco se sono io a guardare le cose in modo diverso, per cui vado ben oltre quel che è il loro essere reale e vero. Oppure se davvero è in atto un cambiamento così profondo e generalizzato. E non solo a causa di questa pandemia, bensì per il concorrere di più diversi fattori. Tra i quali ci metterei anche il mutamento climatico in atto...
E poi, come tu ben rilevi: il solo immaginare del doversene andare senza nemmeno la vicinanza ed il conforto dei propri cari,è qualcosa per noi inimmaginabilmente doloroso.Qualcosa che può agire provacando un trauma difficile da risolvere in futuro..
Grazie di cuore con un abbraccio più che mai.

 Salvatore Pizzo - 02/04/2020 02:59:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Guido:
Chissà...di certo i bisesti debbono avere qualcosa fuor dal comune. semore qualcosa di fuori dal comune.
Grazie di cuore a te con un saluto caro

 Giulia Bellucci - 31/03/2020 10:30:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

La primavera quest’anno non riusciamo proprio a respirarla, come tu dici, alle narici arriva solo l’odore del legno di quelle bare verniciate velocemente per l’urgenza del bisogno che ci sono passate sotto lo sguardo. È un odore pungente, ossessivo. E chissà se poi tutto quello che sta capitando non confermi il detto ‘anno bisesto, anno funesto’. Personalmente non sono superstiziosa perché mi affido alla logica ma quel detto ora torna nelle nostre menti. Un caro saluto .

 Graced - 30/03/2020 18:50:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Hai ragione Salvatore, nessun profumo ci regala quest’anno la primavera. E al nostro cuore mesto, arrivano notizie sconfortanti come pugnalate della conta dei morti. Chissà quando tutto ciò finirà:
quest’ecatombe, speriamo possa finire al più presto. Vedere queste bare di persone che sono spirati soli, senza il conforto di un affetto vicino, senza poter avere e dare l’ultimo commiato è straziante. Un’afflizione collettiva di questa portata, mai provata che mi ricordi in tutti i miei anni di vita. Un caro saluto, caro amico. Grazia.

 Guido Balbo - 30/03/2020 17:57:00 [ leggi altri commenti di Guido Balbo » ]

Le fauci di bisesto colpiscono ancora … che stia esagerando? (qui il titolo giusto) Grazie, un saluto.

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